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Senza Zaino – I luoghi di apprendimento

Nella scuola senza zaino l’ambiente è considerato come attore del processo educativo, capace di instaurare una relazione coinvolgente con tutti i soggetti. Si tratta di una prospettiva fondata sulla visione dell’ambiente come espressione di una comunità educante e di ricerca, che supera la tradizionale centralità assegnata all’aula come luogo della didattica.
In questa prospettiva assumono un ruolo centrale gli spazi connettivi (atri e luoghi di passaggio), spesso privi di una specifica connotazione pedagogica ma, per loro stessa vocazione, luoghi dell’incontro e dello scambio, che sollecitano pratiche e sperimentazioni. Assumono importanza i laboratori tematici poichè, uscire dall’aula significa promuovere autonomia, responsabilità e una didattica attenta alla differenziazione, per connotare la scuola come una vera e propria «palestra» per l’allenamento quotidiano delle competenze di cittadinanza.
Gli spazi sono progettati anche da un punto di vista cromatico poichè questo contribuisce a creare spazi percettivamente significativi e in grado di stimolare armonia e benessere psicofisico, capacità di attenzione e concentrazione, senso di accoglienza e di appartenenza.